Emergenza sanitaria /Covid-19/. Una sfida per la società civile e pastorale ecclesiale

Sotto il dominio di „Pandemia” l’umanità intera si è trovata in prova di rari precedenti. La necessità di primo soccorso è provvedere la diminuzione della diffusione del nemico coronavirus Covid-19. Sono oltre 28 milioni di contagi nel mondo e 920 mila di vittime. Ciò per la società civile e la pastorale sanitaria della Chiesa costituisce una sfida. I mezzi di psicoterapia, la resilienza, l’empatia e la condivisione sono potenziali strumenti benefici di primo soccorso in relazione pastorale di Consulenza (Counselling). Il senso della sofferenza come prova, la espiazione, il senso di colpa, la sofferenza vicaria e la redenzione della sofferenza sono illuminati dalla lettera apostolica „Salvifici Doloris” di Giovanni Paolo II. Il fenomeno del 'dolorismo' – nato in Francia nel XX secolo – che esalta la sofferenza e accetta la rassegnazione passiva è in opposizione con la visione cristiana. La luce della parola di Dio si apre alla speranza e al futuro del dinamismo della cura pastorale e della vicinanza in relazione umana.

Humanity has found itself at an extremely difficult time of trial due to the pandemic. First aid is designed to reduce the spread of the hostile Covid-19 coronavirus. There are already around 28 million new infections and 920,000 deaths worldwide. Both the secularcommunity and the Church community have been put to the test and face new challenges. Psychotherapeutic methods, resilience, empathy and mutual communication of states of mind are some of the possible first aid tools in the framework of Pastoral Counseling. The Apostolic Letter „Salvifici Doloris” by John Paul II sheds light on the meaning of suffering understood as a trial, atonement, remorse, substitute suffering or redemptive suffering.The phenomenon of suffering, born in France in the 20th century, which glorifies suffering and accepts passive submission to it, contradicts the Christian vision of suffering. Hope enlightened by the Word of God opens to the dynamism of future pastoral activities and the emphasis on closeness in interpersonal relations.